Marcello Zinno direttore di Rockgarage.it ha recensito Uneven sul sito del M.E.I.

Uneven è stato recensito da Marcello Zinno direttore di Rockgarage.it, buona lettura.

Arricchiti da una tastiera i Welcome Coffe hanno un sound completo. Ma non è solo merito della eccellente produzione sfoggiata dal nuovo Uneven, bensì di una proposta completa quanto trasversale. Il quartetto autoprodotto ed emergente sfoggia uno stile musicale da band molto rodata riuscendo a saltare da un genere all’altro con una facilità estrema, come se fosse insito nella loro anima musicale. Notte Araba ad esempio è il classico brano per il pubblico italiano, pezzo in cui le linee vocali fanno melodia e “prima donna” della scena ma già dal primo ascolto emerge anche lo spessore compositivo, le influenze arabe collegate con il titolo, gli stacchi proto-prog, gli effetti usati che puzzano di metal e gli arrangiamenti. L’elettronica la fa da padrone in alcuni momenti particolari (Sunglasses è uno di questi) ed in questi passaggi prende (forse un po’ troppo) le redini della scena. Per fortuna non non si tratta della solita overdose che fa storcere il naso ai rockettari incalliti; non si tratta del solito eccesso nell’utilizzo di attrezzature varie e infatti il sapore inglese di M.U.L. e le ambientazioni psichedeliche di Maneki Neko ci fanno dimenticare l’elettronica. In particolare quest’ultimo brano esprime una preziosità prog da pochi: anziché puntare su velocità e tecnica il combo viaggia lentamente e insaporisce il tutto con un basso soft slap, delle liriche ricercate in stile Marillion, e una serie di cambi di ambientazione che ci tengono incollati alle cuffie.

A confermare il talento che c’è dietro questo progetto giunge Amore O Paura? un brano d’autore inserito in una confezione che non stona con il rock. Poetica ed arrangiamenti si uniscono per valorizzare la musica stessa, mettendosi poi un attimo da parte e lanciandosi nell’hard funk di I Do, brano che fa risplendere le luci sul potere energico dei Welcome Coffee. My 7th Time prende il pattern di Disco Labirinto dei Subsonica e tramuta l’intero ascolto in una versione chillout, mentre poi con la conclusiva Where Was God? si sfiora la ballad per poi esplodere in un crescendo di verve. Un progetto davvero interessante fatto di tantissime idee e musicisti di ottimo livello. Da seguire.