Il portale tedesco Rockinwords recensisce Uneven

Il portare tedesco rockinwords.com resencisce Uneven, ecco la traduzione in italiano a cura di Valentina G.:


I Welcome Coffee, da Trieste, in Italia, hanno pubblicato il loro album di debutto nel gennaio 2015, dopo 3 anni di storia della band e un piccolo cambio nella line-up. Lo scorso anno, dopo un tour tra il nord Italia e la Slovenia e alcune date a Napoli, Alessandro, Stefano, Michele e Andrea hanno trascorso il resto del 2014 in studio, perché Uneven potesse finalmente venire alla luce.

I Welcome Coffee uniscono i più diversi generi musicali – dal Rock al Pop dal Progressive Rock al Funk, in un’espressione propria. Ascoltando per la prima volta Uneven in qualche modo ci si aspetta tutto e niente. Quando una band prova a mettere insieme diversi generi può generare qualcosa di grandioso oppure un grande caos.

Pezzo di apertura del disco è il singolo Sleepwalker, già pubblicato prima dell’album, che in pochi secondi fa venir voglia di ballare. Il suono delle chitarre si fonde con un ritmo quasi reggae e l’accompagnamento della voce di Alessandro, in alcuni momenti molto adatta, in altri distorta. Dal bridge in poi il tutto tende quasi eccessivamente al prog- a proposito della sopra citata mescolanza di generi. In ogni caso, in Sleepwalker la resa è già perfetta.

Il lato prog emerge anche in Sunglasses, un brano che si avvicina molto all’elettronica in cui la voce di Alessandro risalta molto bene, marcata ma mai invadente, il che costituisce un grande vantaggio per il cantato, che qualcuno forse potrebbe definire “lagnoso”. I suoni del synth qui si alternano talvolta con un cinguettio di uccelli – sì, avete letto bene – trasmettendo al tempo stesso serietà e allegria. Tuttavia, Sunglasses è nel complesso un pezzo chill-out che potrà far riprender fiato, tuttavia per qualcuno potrebbe risultare troppo faticoso da ascoltare.

Oltre che tra i generi, la musica dei Welcome Coffee spazia anche tra le lingue. Così in Uneven ci si ritrova all’improvviso con un brano dal titolo giapponese Maneki Neko, dal nome del tradizionale gatto della fortuna. E quando si usano più lingue, non può di certo mancare la propria. Amore o Paura? È l’unica vera ballata dell’album, con la quale però, la band forse ha un po’ esagerato. In realtà è una bellissima canzone ma così carica di cliché da canzone pop italiana che sorridere sembra inevitabile. Gli italiani migliorano di molto nel lato rock come dimostrano con My 7th Time: un pezzo alternative rock ben riuscito che ricorda persino grandi del genere come i Muse. Ci piacerebbe ascoltare più pezzi di questo tipo!

Bilancio: I Welcome Coffee non lasciano dietro di sé caos, ma un’impronta. E’ già abbastanza difficile gestire contemporaneamente diversi generi e altrettanto difficile è trovare come band la giusta miscela che renda le canzoni sempre accessibili per chi le ascolta. Sicuramente i Welcome Coffee hanno superato la prova a pieni voti. Possiamo solo sperare che non abbiano già sparato tutte le loro cartucce ma che anche in futuro producano album poliedrici come Uneven.

Molle/Rockinwords



Utilizza questo link per leggere l’articolo originale su “rockinwords.com“.